Progetto cod. 05/RBC/2018 - Regione Veneto
Ripristino di ambienti marini incrementandone la diversità con l'aiuto dei pescatori
Con il progetto “Ripristino di ambienti marini incrementandone la diversità con l’aiuto dei pescatori” (progetto cod. 05/RBC/2018) ci si è posti l’obiettivo di monitorare e rimuovere gli attrezzi da pesca ed eventuali altri rifiuti, generati in maniera accidentale o deliberata (ALDFG: Abandoned, Lost or Discarded Fishing Gears), rinvenuti nelle zone di pesca dell’alto Adriatico, da parte dei pescatori della marineria di Chioggia, e da parte dei mitilicoltori di Scardovari e di Pila (RO).
Bando | P.O. FEAMP 2014-2020 - DGR n. 973 del 6/07/2018 - Misura 1.40 - Regione Veneto |
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Titolo del progetto | Ripristino di ambienti marini incrementandone la diversità con l’aiuto dei pescatori. |
Descrizione del progetto | Il progetto ha avuto come obiettivo principale la individuazione, la rimozione e la quantificazione di reti fantasma e altri rifiuti (della pesca e non) in aree campione del Veneto, presso impianti di mitilicoltura nella zona prospicente la foce del Fiume Po, e in zone di pesca a strascico della Marineria di Chioggia nell’alto Adriatico. Le aree destinate alla realizzazione dell’intervento hanno particolari caratteristiche ecologiche e sono considerate di elevata valenza ambientale, conseguentemente l’intervento ha avuto la finalità di favorirne la biodiversità. Tutte le operazioni di recupero sono state effettuate dai pescatori. Il progetto è stato articolato in 5 azioni:
Hanno collaborato: Coop. Mitilicoltori (Scardovari), Coop. Villagio Pescatori (Pila), ESSETRE SUB (Padova), DORIANO T (Chioggia), IMPRESA VERDE (Rovigo). |
Importo del progetto | 100.000,00 Euro |
Sostegno | 100% |
Finanziato da | Regione Veneto ai sensi dell’art. 95, paragrafo 3, lettera b) del Regolamento (UE) n. 508/2014. |
Tempistica | inizio: 1 febbraio 2020, fine: 31 luglio 2021. |
Risultati attesi | Miglioramento della biodiversità marina locale attraverso il ripristino delle funzioni di habitat naturali dopo la rimozione delle reti fantasma e dei rifiuti della pesca e non. Quantificazione e caratterizzazione dei rifiuti (della pesca e non) rimossi dai fondali delle aree campione considerate. Elaborazione di un protocollo tecnico finalizzato a fornire linee guida per la gestione dei materiali (reti fantasma e rifiuti della pesca) nei porti di sbarco considerati dal progetto. Sensibilizzazione delle categorie interessate (stakeholder) circa gli impatti delle reti fantasma e dei rifiuti della pesca sull'ambiente marino. |
Responsabile del progetto | Prof. Michele Mistri |