Chimica dei radiometalli per la medicina

La medicina nucleare costituisce una tecnologia intrinsecamente molecolare che permette lo studio dei processi biomolecolari che avvengono nei tessuti viventi utilizzando singole molecole radiomarcate. I radionuclidi metallici rivestono un ruolo chiave nella produzione di agenti diagnostici e terapeutici per lo studio di un ampio spettro di condizioni patologiche. La ricerca in questo settore si rivolge allo studio della produzione di radionuclidi metallici esotici e dei corrispondenti radiofarmaci preparati legando al metallo molecole bioattive.

 

Obiettivi

Sintesi di sonde biomolecolari altamente sensibili (concentrazioni picomolari) radiomarcate con radionuclidi metallici per indagare i processi biologici nei tessuti viventi a livello molecolare. Queste informazioni sono successivamente utiizzate per sviluppare procedure diagnostiche e terapeutiche per la cura delle più importanti condizioni patologiche.

 

Strumentazione e Metodi

Ciclotrone 70-MeV di energia e 800 A di corrente protonica, bersagli solidi e line di fascio, laboratori di radiochimica completamente equipaggiati, laboratorio di sintesi chimica, camere sterili, tomografo ibrido per piccoli animali PET/SPECT/CT, laboratorio di spettroscopia gamma.

 

Discipline coinvolte

Chimica inorganica; fisica nucleare; scienza dei materiali; radiochimica; chimica medica; biologia molecolare; chimica dei radiofarmaci; imaging molecolare; tomografia ad emissione di positroni (PET); tomografia ad emission di fotone singolo (SPECT); teranostica.

 

Gruppo di lavoro

  • Adriano Duatti

 

Collaborazioni

  • Istituto Nazionale di Fisica Nucleare presso i Laboratori Nazionali di Legnaro (LNL-INFN)
  • Arronax GIP, Nantes (Francia)
  • Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA, Vienna, Austria)
  • Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare (Università Bicocca, Milano)
  • Università ‘Goce Delcev’, Stip, Repubblica di Macedonia

 

Scarica la pagina