Lezione spettacolo: A jump in the “nanoworld” Dall’intuizione di Feynman alle nano-macchine

Nel 2016, il premio Nobel per la Chimica è stato assegnato a Jean-Pierre Sauvage, Sir J. Fraser Stoddart e a Bernard L. Feringa “per la progettazione e la sintesi di macchine molecolari”. La creazione di dispositivi sintetici, composti da pochi atomi o molecole, in grado di eseguire funzioni specifiche come in natura fanno le cellule era stata profetizzata dal fisico, Richard Feynman, nel discorso “There's Plenty of Room at the Bottom”, che tenne al California Institute of Technology di Pasadina (CA, USA) il 29 dicembre 1959.

Richard Feynman, che aveva conseguito la laurea ed il dottorato in fisica al MIT e a Princeton, aveva un vero talento per la fisica e la matematica, tanto che queste doti, nonostante egli fosse ancora molto giovane, gli valsero un posto all’interno del Progetto Manhattan, diretto da Robert Oppenheimer, un chimico convertito alla fisica, che contribuì in modo rilevante alla fisica moderna, ed in particolare alla meccanica quantistica. Chi invece non si lasciò coinvolgere nel Progetto Manhattan, seppur invitato e fortemente voluto da Oppenheimer, fu Linus Pauling, il quale aveva intuito fin da subito le possibili conseguenze di quel importantissimo progetto. Linus Pauling, premio Nobel per la chimica e per la pace, fu un esempio di scienziato che seppe unire l’impegno per la ricerca scientifica e per la diffusione della conoscenza all’impegno civile in favore della pace. Linus Pauling si dedicò alla ricerca sulla struttura delle proteine, dando origine con i suoi studi alla genetica molecolare, e facendosi promotore della medicina ortomolecolare, sostenendo che l’assunzione di forte dosi di vitamina C sintetica potesse portare un giovamento nella terapia del cancro e delle malattie cardiocircolatorie, ma i suoi studi furono contestati dalla comunità medica internazionale, che li considerò privi di fondamento.

La lezione-spettacolo A jump in the “nanoworld” sottolinea come la collaborazione scientifica e le competenze trasversali di molti scienziati del passato abbiano consentito gli attuali progressi della nanofarmaceutica e della nanochimica. Le letture, a cura degli attori Lino Guanciale e Diana Manea, fanno da cornice alla lezione scientifica del Dr. Luigi Calzolai, che ha per tema la “caratterizzazione di nano farmaci”, una lezione rivolta sia agli studenti universitari che a quelli delle scuole superiori, invitati a partecipare per scoprire uno degli argomenti di ricerca svolti presso il nostro Dipartimento.

Presentazione

 

Gallery

Prima parte dello Lezione-spettacolo

Seconda parte della Lezione-spettacolo

 

Si ringrazia il Se@ - Centro di Tecnologie per la Comunicazione, l'Innovazione e la Didattica a distanza dell’Università di Ferrara per la realizzazione del video e di tutto il materiale audio-visivo messo a disposizione - http://sea.unife.it/